RECENSIONI PER LA CASA EDITRICE ALBATROS

Albatros presenta opere come "Percorsi" di Chiara Di Nardo, sul turismo, e "Resilienza" di Ada Corsa, su viaggi interiori. "Viaggio nella Pandemia" di Angelo Iannelli e altri esplorano resilienza e bellezza, mentre "La mia Terra" di Virgilio Perna e "Inganni" di Lucia De Cristofaro riflettono su amore e relazioni.

Cian Ehrismann

3/20/20249 min read

Chiara Di Nardo “Percorsi”: un saggio prezioso per un nuovo turismo

Come si concilia la voglia di viaggiare e di evadere durante uno dei frangenti più drammatici per l’umanità alle prese con il Covid19? La risposta arriva dal prezioso e scrupoloso saggio scritto da Chiara Di Nardo intitolato “Percorsi”, fonte preziosa per un ‘nuovo turismo’ in vista di un domani sempre più prossimo. La giovane autrice campana, classe 1991 di Agropoli, vuole promuovere l’area protetta del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, una “Terra” di autentica Bellezza! La forte identità locale delle piccole comunità è ricca di un patrimonio culturale, storico, ambientale e di saporite produzioni tipiche. Degne di attenzione sono le ricette e i sapori che Chiara descrive con competenza e attenzione, ricchi di una tradizione viva, un’eredità trasmessa da generazione in generazione e che arriva fino a noi. Il Cilento, terra antichissima, è un autentico scrigno di tesori inestimabili, che merita di essere visitato con calma per poi lasciarsi deliziare dai

sensi: dalla vista al palato. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni inoltre è la patria della Dieta Mediterranea con un ricchissimo e vario il patrimonio Enogastronomico per degustarne tutte le diverse tipicità. Non è un caso che proprio qui il biologo e fisiologo statunitense Ancel Benjamin Keys abbia studiato lo stile di vita e la dieta del territorio verificando gli effetti benefici apportati dalla Dieta Mediterranea, un validissimo aiuto per contrastare diverse cardiopatie.

L’autrice Chiara Di Nardo si fa fiera ambasciatrice del Parco Nazionale del Cilento e nella scrittura accurata e curiosa si fa carico, con passione ed orgoglio di luoghi da visitare con lentezza, suggerendo tre potenziali approcci rivolti al turista. Si va dal percorso “Culturale-Archeologico”, a quello “Speleologico-Ambientale” per finire con quello “Costiero”. A seguire c’è sempre un aspetto, tutt’altro che secondario, rivolto ai piatti e ai prodotti tipici tradizionali raccontando le ricette tipiche che incantano per i loro sapori e che, dalla descrizione, sembra già di assaporare. Nel primo caso fra i comuni di Paestum e Padula sono state individuate aree archeologiche, certose, castelli, palazzi nobiliari, torri d’avvistamento per la difesa e il controllo, porte antiche d’ingresso ed incantevoli centri storici. Nel secondo caso fra i comuni di Castelcivita e Pertosa sono stati evidenziati gli itinerari pensati per quei turisti amanti della natura e dell’ambiente che vogliono impegnarsi in escursioni che vanno dal trekking a piedi alla mountain bike, dal cavallo al kayak per il rafting attraverso le gole. L’autrice non si dimentica di coloro che sono appassionati di speleologia come pratica per vedere con i propri occhi l’effetto che il tempo e l’acqua hanno avuto sulla natura. Osservare l’erosione carsica delle rocce che ha dato vita a numerose grotte e cavità naturali del Cilento. Nel terzo caso fra i comuni di Agropoli e Camerota i turisti possono cercare e trovare delle incantevoli piccole spiagge sabbiose ed insenature pulite, sicure e certificate da Bandiera BLU: tutto all’insegna del Mediterraneo più autentico che sa sempre stupire chi sa guardarlo con l’incanto tipico dei fanciulli. (di Maria Luisa Fortuna Lucangeli)

Resilienza” di Ada Corsa: un coraggioso racconto autobiografico

“Resilienza” della brindisina Ada Corsa è un racconto autografico. Ada illustra la sua anima con chiarezza, determinazione e forza energica dopo la scoperta di aver un “cancro”. L’autrice ha voluto chiamare quel nodulo un “folletto capriccioso” per affrontare a viso aperto questa parola che da sempre suscita una paura atavica. Il suo percorso interiore è un turbinio di emozioni, di sentimenti contrastanti. Il rimprovero e il pianto disperato risanati dalla fede e dall’amore. La certezza degli affetti stabili più solidi: il compagno di vita Danilo, le figlie, le amiche, lo staff medico, gli incontri con persone che diventano terapeutici, veri e propri angeli che si celano dietro sembianza umane. Un percorso di evoluzione e cambiamento passando dalla magia degna di un vero alchimista fino alla completa rinascita dell’araba fenice! Ada cerca nuove sfide per arricchirsi e capire: si appassiona alla lettura della filosofia, della psicologia e della spiritualità. Si avvicina ai libri di Paulo Coelho, Alejandro Jodorowsky, Carlos Castaneda e Bruce Lipton e inizia a cambiare prospettiva. L’autrice ha capito “come leggere i segnali che ci invia l’universo” e ha capito che “Dio è grande e che tutto ciò che a noi sembra complesso in realtà è molto semplice”. Ha vissuto una trasmutazione e si è ritrovata cominciando a sentire un amore grande per se stessa. Ada si trasformava vivendo nella semplicità, nella leggerezza, nella purezza, nell’umiltà e facendo incontri stupendi. Certo s’interrogava sul perché della malattia, del suo domani ma la paura della morte non l’ha mai neanche sfiorata. Ha iniziato la ricerca della sua interiorità! La pratica della meditazione è stata fondamentale per far pace con se stessa, liberandosi delle sue incertezze. E il passo successivo, che ha avuto la funzione di ‘vera terapia’, è stata la scrittura donandole la prima guarigione e forse quella più importante. È nato così un diario della sua esperienza, nel quale ha riportato i giorni più significativi della sua esperienza: le emozioni, le sensazioni e tutto quello che le veniva in mente. Ada ci ha accompagnato, con delicatezza, nella sua anima. Una sensazione bellissima! La sua interiorità è vista come un vulcano in eruzione per dar voce ed esternare finalmente ciò che fino ad ora era silente nella sua anima più profonda. (di Maria Luisa Fortuna Lucangeli)

Viaggio nella Pandemia” di Angelo Iannelli: il dono di Pulcinella di tornare alla felice normalità Il libro del poliedrico Angelo Iannelli intitolato “Viaggio nella Pandemia” la sfida di Pulcinella è un atto d’amore dedicato alle vittime del Coronavirus e a tutti gli operatori socio-sanitari. Descrive questo “mostro invisibile” partendo dalla propria esperienza personale. Analizza i sintomi, come avviene la trasmissione, quali sono le misure da adottare per proteggersi da un possibile contagio e che attualmente sono in fase di studio terapie specifiche e vaccini. Il ruolo della prevenzione segue le principali norme d’igiene. Dalle notizie allarmanti dei primi casi in Cina che sembravano così lontane e poi il contagio innescato anche in Italia con la Lombardia “smarrita”, il caso di Codogno e il focolaio Lodigiano. L’epidemia inizia la sua drammatica escalation e provoca un aumento dei casi. La Lombardia diventa zona rossa, in seguito il Piemonte, l’Emilia Romagna, il Veneto e tutta la Nazione. Le misure restrittive sono obbligatorie e il Corona Virus inizia a spaventare il mondo. Una terribile epidemia virale, una malattia infettiva epidemica: una “Pandemia” tende a diffondersi con rapidità attraverso i continenti. Il Governo italiano, con l’aggravarsi della diffusione del coronavirus nel Paese, ha dovuto prendere decisioni drastiche adottando, anche se in ritardo, misure restrittive contro il Covid-19. Ma ci sono troppi morti, troppi interrogativi irrisolti e troppi errori. Nel frattempo l’altruista, generoso e sensibile “Pulcinella della legalità”, l’ambasciatore del sorriso, pensa ai ragazzi affetti da disturbi autistici, con l’obiettivo di distrarli e farli sentire importanti. Il suo pensiero va sempre alle persone anziane, alla loro solitudine, ai ragazzi diversamente abili che già soffrono senza le misure restrittive anti-covid e crea così un Premio dedicato alle persone meno fortunate che ha chiamato “Eroi del Sorriso” dove ha premiato tutti i ragazzi con sindrome con un diploma per il talento dimostrato. Iannelli-Pulcinella prende in esame la didattica a distanza ai tempi del Covid 19 e la realtà dei troppi alunni senza Pc esclusi dalle lezioni. Analizza il “disastro comunicativo” dalle baruffe tra virologi agli allarmismi immotivati fino alle fake-news. Durante questo periodo, l'atto di solidarietà è diventato l'elemento insostituibile, dando vita a numerose iniziative di supporto sociale, particolarmente evidenti in Campania. Quest'anno ha visto una celebrazione insolita della Pasqua, seguita da altre ricorrenze importanti come il 25 aprile e il 1° maggio, oltre alla festa della mamma. La pandemia ha causato il rinvio di molti matrimoni e comunioni, provocando difficoltà per le industrie correlate, che operano maggiormente nei mesi da marzo a maggio. Dopo una prima fase drammatica e imprevista, che ci ha colti di sorpresa, sono seguite le fasi due e tre, con il virus che gradualmente ha iniziato a regredire dal territorio italiano. Sebbene il numero dei contagi sia diminuito, sarebbe un errore fatale sottovalutare questa situazione e credere prematuramente di aver già vinto la battaglia. È fondamentale continuare a monitorare l'evoluzione del virus con serietà, evitando eccessivi ottimismi e non disperdere i sacrifici compiuti da tutti. E quando queste parole vengono pronunciate da Pulcinella, è bene prestare attenzione!

Non è tardi per sognare” di Attilio Senatore

Nel suo esordio letterario il giovane Attilio Senatore, nella raccolta “Non è tardi per sognare”, racconta e si racconta. Cerca di capire e di capirsi e lo fa attraverso la poesia che rende reale il sogno, magari sotto le sembianze di un’illusione, di un amore che fa superare le vertigini del vuoto, il timore dell’ignoto, il perdere le persone care. Il problema si fa riflessione ragionando su degli ossimori: che è complicato credere di poter riuscire in qualsiasi cosa. E scoprire poi di essere in grado di farcela, solo dopo aver “perso ogni insicura certezza, ogni incerto riferimento. Spesso un problema è la convinzione di non poter risolvere mai nulla”. Il tempo per i ricordi che diventano attimi e speranze ispirandosi a “La vita è sogno” di Calderòn de la Barca. Scoprirsi insieme e stringersi per trovare delle certezze perché “crescere è trovarsi, immersi tra sogno e realtà e scegliere da che parte stare…” Cosa è che gli fa realmente paura? La poesia è un componimento personalissimo ed intimo che racchiude però un sentimento universale. Trasmettere emozioni vissute sempre in modi differenti e nelle sue numerose variabili: dalla strana emozione della nostalgia per profumi e per dei luoghi, al calore di un abbraccio passando per l’ansia autunnale e vertiginosa e arrivare alla felicità! L’uomo è l’unica creatura che deve sempre inseguire e credere nei suoi sogni e non deve perdere mai la speranza. La vera forza come fonte inesauribile che combatte i timori e dona speranza. La libertà come scelta che talvolta può farsi incatenare alle proprie paure. E alla fine scoprire che la vera tragedia non è mai provare e fallire ma l’immobilismo che non fa nemmeno muovere un dito, evitando così persino il tentativo di provare per paura di fallire. (di Maria Luisa Fortuna Lucangeli)

La sinfonia della sinapsi” di Giacomo Mantovani

Giacomo Mantovani indaga l’interiorità umana. E accompagna il lettore in un viaggio affascinante nell’attività cerebrale, attraverso le sinapsi che rigenerano i neutroni. Una poesia che guarda alle neuroscienze cognitive e dei versi che sembrano guardare all’irrazionalità e all’inconscio mentre regalano a chi legge una profonda comprensione. I pensieri s’inquadrano in versi e si passa dalla sinfonia della sinapsi all’oscurità fino alla “Galassia di pensieri” una rete impalpabile di cellule nervose e l’interazione di neuroni in “Il fiume del tempo” inarrestabile. L’immobilità esteriore che non riflette la mente e che lavora senza sosta. La “pittura melodica” è una melodia che scorre dai sensi fino alla mente, filtro dell’anima. E il cervello traduce i suoni in emozioni che si trasformano in immagini dipinte sulla tela bianca della psiche. L’esplosione di varietà cromatiche danno un notevole benessere. C’è spazio poi per l’estemporaneità come, ad esempio, le fiamme che hanno distrutto Notre Dame a Parigi e le lacrime dell’umanità incarnate da Quasimodo ideato da Victor Hugo. Gli “Effetti collaterali” di una pastiglia che provoca un’overdose di affollati pensieri. “Impressionismo” ragiona sulle immagini che non vengono catturate en plein air ma filtrate a posteriori realizzando quadri falsi. Si possono leggere poesie come“Mutismo” e “Cecità” e il viaggio su una “Cometa sinaptica”, pura energia elettrica conduttrice di idee, pensieri ed immagini. (di Maria Luisa Fortuna Lucangeli)

La mia Terra - Luogo dell’anima” di Virgilio Perna

I versi di Virgilio Perna sono divisi in capitoli. I primi cinque sono in italiano mentre dal sesto al nono in napoletano. Le sue parole sono tavolozze piene di colori: un caleidoscopio variopinto e fantasmagorico. Anche i sensi vengono sollecitati, dall’amore definito da Perna “concreta sublime armonia” nelle sue svariate declinazioni fino all’amicizia che conta sulla lealtà, sulla sincerità, sulla fedeltà e sulla complicità solidale e fraterna. Gli occhi servono per l’incontro, l’abbraccio e il dialogo. Il poeta ci trasporta verso Partenope, Palinuro, fino alla leccese Otranto e ci narra i tanti miti che si mescolano alla filosofia e agli elementi naturali. L’italiano e il dialetto-vernacolare solo le due facce del suo orgoglio napoletano. E in aiuto possono arrivare le sonorità di Totò, Massimo Troisi e le note di Pino Daniele. C’è spazio per il Medioriente riferendosi, nello specifico, alla fanciullezza ferita di Gaza e Gerusalemme ma che si può allargare anche ai tanti conflitti nel mondo. La solitudine, i ricordi, la fede contrapposta alle asperità. La torre di Babele, la Siria confusa e disorientata è la nuova Babilonia. C’è l’omaggio al caro Venezuela! L’uomo smarrito è alla ricerca di un approdo sicuro e trova nella fede e nell’intraprendenza una certezza. Parla dei gesti agonistici dei Campioni ma anche il loro sacrificio, la loro preparazione, la loro abnegazione per conquistare l’agognata vittoria. Ritrovare se stessi nella luce e il vagare ha fine solo nell’incontro mistico tra l’anima, talvolta ferita, e lo spirito che riflette il cosmo in sé. L’omaggio ai Templari che hanno come compagne sacre Giustizia e Carità e Il ricordo dell’amicizia. Qua e là, come gemme preziose, cita Dante Alighieri, Giuseppe Ungaretti fino a J.R.R Tolkien e ricorda le tematiche di Pablo Neruda e di Eugenio Montale. “La mia terra – Luogo dell’anima” sprigiona un estro poetico emotivo e mediterraneo dove la riflessione e l’introspezione creano delle inusuali suggestioni mentali. (di Maria Luisa Fortuna Lucangeli)

Inganni” di Lucia De Cristofaro

Questa è la storia di una lei e di un lui. Ognuno si può identificare nella complicata relazione tra i due protagonisti. Il romanzo breve “Inganni” di Lucia De Cristofaro sonda l’animo umano. E in un palleggio continuo fa parlare prima la donna, una giornalista impegnata, precisa ed appassionata e l’uomo, un ingegnere che si occupa di sorgenti energetiche, sbrigativo, spietato e arrogante. L’aridità di cuore di lui, causata da una grave malattia, è reale. All’inizio l’ipocrisia, l’inganno e le maschere fanno da sfondo ad un amore malsano, intriso di puro egoismo dove la parola d’ordine è prendere tutto e non conceder nulla. Una narrazione che lascia spazio a tante voci e a tante realtà. Alla base c’è la strettissima contingente attualità dei cambiamenti climatici e dei “climate strikes” lanciati dall’attivista svedese Greta Thunberg. Un’analisi degli avvenimenti che hanno sconvolto gli equilibri sociali e politici dei Paesi islamici con le “Primavere arabe”. Il libro trasmette un senso di insicurezza sia economica che ambientale, che sembra voler negare l’avvenire delle future generazioni. Poi però, rifacendosi alla filosofia e alla psico-analisi, si analizzano i sentimenti, le passioni, la società e l’ambiente. I dubbi e le incertezze caratterizzano le vite di tutti ma le scelte anche più complicate, vanno prese senza fare troppa dietrologia. (di Maria Luisa Fortuna Lucangeli)